Il comprensorio apuo-versiliese è un punto di riferimento internazionale per la scultura in marmo. Per approfondire lo stato dell’arte di questo distretto unico, tra tradizione artigianale e nuove tecnologie, venerdì 18 aprile, ore 16, si terrà a Pietrasanta la tavola rotonda “Il comprensorio Apuo-Versiliese: stato dell’arte della scultura in marmo tra tradizione e innovazione”, nella Sala dell’Annunziata del Chiostro di Sant’Agostino.
L’incontro – inserito come evento collaterale all’interno della mostra “Human Connections”- riunirà artisti, laboratori d’arte, critici e docenti per riflettere sull’evoluzione del concetto di “bottega” nell’era digitale, analizzando come oggi scanner 3D, bracci robotici e software avanzati si integrino e dialoghino attivamente con scalpelli, lime e competenze tramandate nei secoli.
Obiettivi della tavola rotonda:
• Ribadire il ruolo del comprensorio apuo-versiliese come centro nevralgico della scultura a livello internazionale.
• Indagare l’impatto delle tecnologie digitali nei processi creativi e produttivi.
• Stimolare un dialogo tra artisti, docenti, laboratori e istituzioni per delineare il futuro della formazione artistica e delle pratiche scultoree.
Il programma:
Saluti istituzionali
Alberto Stefano Giovannetti, Sindaco di Pietrasanta
Cenni storici. Radici e legame tradizionale del distretto apuo versiliese con il mondo della scultura
Alessandro Romani, curatore e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara
Bottega 2.0 - Digitalizzazione e processi tecnologici al servizio della scultura.
Nicola Stagetti (Marble Studio Stagetti)
Massimo Galleni (Studio Massimo Galleni)
Giacomo Massari (Litix).
Formazione - Quali nuove competenze e figure sono richieste nei laboratori?
Luciano Massari, artista ed ex direttore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara
Il punto di vista - Artisti contemporanei che da tutto il mondo scelgono il comprensorio Apuo Versiliese
• Barry X Ball, artista, in collegamento da New York
• Filippo Tincolini, artista, presente in sala
La tavola rotonda intende diventare un momento di confronto tra maestranze storiche e nuove generazioni, tra manualità e innovazione, per immaginare insieme una “bottega 2.0” capace di affrontare le sfide del futuro senza perdere il legame con le proprie radici.
L’ingresso è libero, fino a esaurimento posti.