Filippo Tincolini è un artista contemporaneo capace di unire passato e presente per creare opere che dialogano con lo spettatore mostrando una pluralità di significati e possibili interpretazioni. La sua formazione rigorosa e il profondo rispetto per la tradizione scultorea classica si riflettono in ogni creazione, mentre l'innovazione e la sperimentazione continua rappresentano il cuore pulsante della sua produzione artistica.
Le sue sculture sono caratterizzate da un uso sapiente del marmo, materiale con cui nobilita anche gli oggetti più umili e quotidiani, elevandoli a simboli di resistenza e bellezza. Per Tincolini, il marmo rappresenta non solo un mezzo espressivo, ma anche un testimone silenzioso di secoli di storia umana, punto di partenza di un viaggio profondo tra creatività e la forza indomabile della natura, trasformando ogni opera in un incontro tra delicatezza e resilienza.
L'arte di Tincolini è un viaggio tra diverse dimensioni temporali e culturali, dove l'antico si fonde con il moderno e il naturale con l'artificiale. Attraverso le sue sculture, esplora temi universali come l'identità, la libertà e la condizione umana, utilizzando simbolismi potenti e spesso perturbanti.
La capacità di evocare emozioni profonde e di stimolare una riflessione critica rende il suo lavoro un catalizzatore per il cambiamento e la consapevolezza.
Filippo Tincolini infatti non è solo un osservatore del mondo, ma un partecipante attivo che utilizza l'arte come strumento per interrogare e reinterpretare la realtà, vera figura innovativa e influente nel panorama artistico contemporaneo.
Con il suo lavoro non ci porge verità assolute, ma si assume la responsabilità di dare risposta alle domande che da sempre ci poniamo nel nostro “essere al mondo”.
Lo fa con ironia e leggerezza per recuperare una dimensione rituale, aperta all’altro, rompere l’autoreferenzialità dell’arte e guidare lo spettatore nella lettura dell’opera.