Nelle opere di grandi dimensioni Filippo non cerca solo la solennità della forma, ma la capacità di creare “monumenti” che riflettano la società e risveglino consapevolezza. Ciò che vuole tramandare non è un ricordo celebrativo, ma un’esperienza viva: l’eco delle domande fondamentali dell’esistenza, rese visibili in forme che rimangono nella memoria collettiva e segnano il tempo futuro.